L’attuale crisi economica e la conseguente perdita del lavoro è per molte persone/famiglie la causa scatenante della grave emarginazione. La successiva ricerca infruttuosa di una occupazione, i rifiuti ricevuti aumentano il senso di inadeguatezza e la depressione in persone che smettono di chiedere aiuto. L’esperienza del lavoro rappresenta, per tutti i cittadini, un grande strumento di misurazione della propria competenza, è un fattore determinante per riacquistare o mantenere autonomia.
Il progetto dunque parte da un principio base: l‘inclusione socio lavorativa di persone in situazione di povertà estrema e senza dimora è così complessa che per affrontarla sono necessarie e imprescindibili una forte coesione tra profit e nonprofit, accompagnata da una condivisione di linguaggi e procedure, dalla sperimentazione di un modello condiviso, che dia pari dignità alle priorità di tutti gli attori in campo.
Le azioni previste dal progetto sono collocate all’interno di un percorso complesso di accompagnamento verso l’autonomia di persone senza dimora e prevedono: l’attivazione di spazi protetti presso il Centro diurno “Punto Ronda” (soddisfacimento bisogni primari, consulenza, laboratori di lingua, informatica…); la promozione e attivazione di patti profit-nonprofit per la sperimentazione di modelli per l’inclusione lavorativa dei beneficiari (individuazione bacini occupazionali e aziende, seminari formativi-orientativi congiunti…); la sperimentazione di modelli di inclusione lavorativa dei beneficiari (bilancio di competenze, formazione di accesso e aggiornamento competenze, abbinamento mirato azienda/beneficiario, formazione in azienda…).
I beneficiari diretti sono 40 persone senza dimora che hanno bisogno di qualificarsi o riqualificarsi a livello individuale e professionale per poter accedere al mondo del lavoro, di questi ci si aspetta di riuscire a inserire in un contesto lavorativo 12 persone.
Il progetto è innovativo essendo un servizio mai offerto dall’associazione, con l’utilizzo di nuovi
strumenti di supporto all’inclusione socio lavorativa e la messa a punto di nuove modalità operative centrate su una forte coesione tra profit e nonprofit, accompagnata da una condivisione di linguaggi e procedure e dalla sperimentazione di un modello condiviso.
La durata prevista del progetto è di 24 mesi per un costo complessivo di circa 150.000€
Il progetto auspica ad una partecipazione attiva del mondo profit nella realizzazione dell’esperienza di formazione pratica in impresa e di messa a punto di un manuale di intervento profit-nonprofit per l’inclusione socio lavorativa di persone senza dimora.
Sono inoltre coinvolti la Fondazione Isacchi Samaja per l‘housing e percorsi di accompagnamento verso l’autonomia di persone senza dimora e altri Enti del territorio per individuazione, supporto e assistenza dei beneficiari.
Ronda carità e solidarietà opera sul territorio milanese fornendo aiuto alle persone in grave stato di emarginazione sociale. Le principali attività sono l’assistenza e l’accompagnamento fuori dall’emarginazione dei senza tetto, la maggior parte di queste viene svolta grazie al lavoro dei 44 volontari attualmente soci dell’organizzazione.
http://www.associazioni.milano.it/rondacarita/