Il sistema italiano non è sempre in grado di fornire risposte complete alle situazioni di fragilità: mancano strumenti capaci di rendere visibili e reperibili le risorse esistenti. Spesso le persone che hanno un bisogno di cura non possono ricomporre il vasto panorama dell’offerta e risolvono la situazione in solitudine (ricorso a baby sitter, badanti etc.).
Il progetto mira a superare questa situazione creando la figura del manager di rete, a beneficio di utenti e famiglie portatori di bisogni di cura nelle zone 3 e 6 del Comune di Milano, dove Spazio Aperto Servizi è cooperativa accreditata. Beneficiario indiretto dell’azione proposta sarà la Pubblica Amministrazione, sgravata da alcune delle inefficienze presenti.
Il manager di rete analizza i contesti organizzativi anche in realtà complesse, gestisce la progettazione partecipata, facilita i processi decisionali, programma gli interventi richiesti in un’ottica di razionalizzazione e integrazione tra risorse esistenti - aziendali, pubbliche, private, individuali – per la presa in carico del bisogno, programma e coordina risposte ad hoc. Si potenzia così l’offerta complessiva, si esce dal sistema dell’erogazione del servizio creando un matching tra risorse private e pubbliche. Il metodo prevede un’aggregazione delle domande e una ricomposizione dell’offerta di servizi.
Il progetto è coerente con il nuovo sistema della domiciliarietà promosso dal Comune di Milano e con l’obiettivo delle reti sussidiarie ai compiti svolti dalla famiglia, promosso da Regione Lombardia.
Sulla base di precedenti esperienze, si stima di raggiungere 100 famiglie in situazione di fragilità, non servite in precedenza dalla cooperativa, nel primo anno del progetto. I pacchetti offerti saranno: “primo contatto”, “monitoraggio”, “mantenimento”, “sostituzioni” e, laddove opportuno, “presa in carico” diretta. I risultati saranno misurabili sulla base dell’appropriatezza delle risposte date alle famiglie, della diminuzione della spesa a carico della famiglie e dei Servizi Sociali (a risposta più adeguata corrisponde minor dispendio di risorse sia economiche che emotivo/relazionali).
Si ritiene che, nella fase di avvio del progetto, le uscite relative al costo del manager di rete, alla consulenza giuslavoristica, alla formazione, a marketing e comunicazione, ai costi amministrativi e di strumentazione siano bilanciate dalle entrate relative alla vendita dei pacchetti di servizi. L’obiettivo è la vendita di un pacchetto primo contatto e un pacchetto monitoraggio a tutte le 100 famiglie coinvolte, oltre alla vendita di altri due pacchetti monitoraggio al 50% delle famiglie.
Obiettivo è “modellizzare” il sistema e la figura del manager di rete in modo che altre cooperative possano replicarlo.
A Milano e in Provincia, offre servizi educativi, socio-sanitari e socio-assistenziali e promuove la coesione sociale tramite esperienze di housing e di laboratori di partecipazione nei quartieri, rivolgendosi a famiglie, minori, persone con disabilità e anziani. La cooperativa, per poter curare nel miglior modo gli interessi della collettività, coopera attivamente con imprese sociali, organismi su scala locale, nazionale e internazionale, sviluppando esperienze consortili.
www.spazioapertoservizi.org