La maggior parte degli agricoltori non ha le conoscenze per ottimizzare la produzione basata prevalentemente sulla monocoltura che provoca l’impoverimento del suolo. Non esiste un sistema di formazione adeguata: gli agricoltori non conoscono il territorio e ignorano le tecniche e non dispongono di una rete idrica adeguata. Inoltre gli agricoltori non riescono a vendere ad un giusto prezzo. Il progetto intende proteggere la biodiversità del Parco dando una risposta concreta ai bisogni della popolazione. La protezione dell’area senza l’attuazione di politiche di sviluppo sostenibile che tengano conto delle necessità delle persone, rende difficile lo sviluppo economico, acuendo l’ostilità delle famiglie nei confronti di specie animali e vegetali del Parco, arrecando un danno alla biodiversità. Fornire una risposta ai bisogni delle persone significa contribuire alla difesa della biodiversità agendo direttamente sulle cause che stanno alla base dell’impoverimento del numero di specie. I risultati attesi del progetto sono i seguenti: 1) Salvaguardia della biodiversità Gli agricoltori sono formati sull’agricoltura sostenibile e sulla produzione di diversi prodotti. Creati 36 campi per l’apprendimento delle tecniche; 2) aumento energia rinnovabile: formazione per 1800 persone sulla costruzione di focolari a basso consumo, installazione tunnel solari per l’essiccamento e conservazione prodotti agricoli; 3) aumento dell'accesso all'acqua: costruzione 6 piccole dighe e 36 impianti di irrigazione. Miglioramento tecniche agricole sostenibili e creazione 36 comitati vendita per migliorare la vendita. Sensibilizzazione di 20 classi in Italia.
Introdurre strumenti locali a basso costo e tecnologie sostenibili è più vantaggioso rispetto ad attrezzature costose non riparabili in loco L’utilizzo di fertilizzanti sintetici non sostenibili per l’ambiente vincolano alle società produttrici. In questo modo si sviluppa l’economia locale. La metodologia del progetto è fortemente basata sul capacity building, utilizzando e valorizzando le risorse umane esistenti in loco, escludendo la possibilità di avvalersi di esperti esterni se non per le fasi strettamente tecniche e di studio comparato, Con questa scelta, il progetto pone le basi per la creazione di uno sviluppo agricolo sostenibile e per una diffusione delle fonti di energia rinnovabile che ha come punto di partenza la comunità stessa. La mera fornitura di strumenti tecnici attraverso il lavoro di esperti esterni, senza una formazione adeguata e il coinvolgimento attivo dei beneficiari, può risultare efficace nell’immediato ma, nel medio - lungo periodo, si rivela una scelta sbagliata e sterile; questo approccio, infatti, non fornisce alla comunità le competenze necessarie per gestire autonomamente un’attività, rendendola sempre dipendente dagli aiuti esterni. Le azioni si svolgono nel Parco Nazionale di Quirimbas. La sua realizzazione non è stata accettata dalla popolazione che non vede benefici ma solo i limiti che aumentano la povertà. Applicare tecniche sostenibili economicamente vantaggiose aiuta la conservazione del Parco e permette agli agricoltori, migliorate le proprie condizioni, di considerare il Parco un’opportunità e non una limitazione. Il progetto si basa sulla creazione dei Farmers Club, formati da 50 agricoltori con a disposizione un ettaro ciascuno. L’organizzazione permette di migliorare la formazione, di fare pratica, di imparare dalle esperienze, di collaborare con i colleghi, di partecipare a eventi. Il singolo crea un’attività autonoma grazie al Club. Questo sistema è stato applicato con successo in altri contesti.
Primo risultato atteso: la salvaguardia della biodiversità e l’ecosistema nel Parco Quirimbas ha un costo totale di € 125.043,00. Secondo risultato atteso: l’aumento nella provincia di Capo Delgado della produzione e della diffusione all'uso di energia rinnovabile ha un costo di € 2.360,00. Terzo risultato atteso: l’aumento dell'accesso all'acqua e della capacità di gestione delle risorse idriche ha un costo di € 133.080,00. Quarto risultato atteso: il miglioramento delle tecniche agricole e la sostenibilità, incrementando la produzione e sicurezza alimentare locale, hanno un costo di € 19.710,00. Quinto risultato atteso: la sensibilizzazione di 20 scolaresche del comune e della Provincia di Milano prevede un costo di € 15.000,00.
Il sostegno al progetto da parte di un’azienda o di una fondazione privata avrà adeguata visibilità sui mezzi di comunicazione istituzionale di HUMANA Italia (Sito internet, newsletter e ufficio stampa). Il link con il tema di Expo 2015 permetterà la realizzazione di eventi connessi alla biodiversità e sovranità alimentare il primo dei quali è previsto per il settembre 2011. Gli eventi saranno occasione di visibilità per tutti i nostri sostenitori. La partnership potrebbe coinvolgere i dipendenti e gli stakeholder dell’azienda: HUMANA Italia mette a disposizione dell’azienda/fondazione il proprio know how per la realizzazione di un corso sulla sovranità alimentare legando il tema globale del diritto al cibo alle abitudini di consumo nel nord del Mondo. Un analogo percorso formativo, debitamente adeguato, sarà realizzato a favore di scuole primarie. L’azienda/Fondazione sarà invitata a visitare il progetto e, sulla base del proprio know how e settore di appartenenza potrà essere chiamata a dare il proprio contributo nell’implementazione e sviluppo di parti del progetto. Attuali partner della nostra campagna sulla sovranità alimentare e la biodiversità sono il Comune di Milano, la Regione Lombardia, Unes supermercati, Balconi spa e CEMIT – Mondadori che hanno finanziato l’evento previsto per settembre 2011 che ha avuto il patrocinio di Expo 2015. Ulteriore partner del progetto è Oasi WWF Italia BOSCO WWF DI VANZAGO
Humana è un’organizzazione umanitaria, indipendente e laica, nata nel 1998 per contribuire allo sviluppo di popoli svantaggiati nel Sud del mondo attraverso programmi umanitari di lungo termine. Humana appartiene all’omonima federazione internazionale attiva in 43 Paesi d’Europa, America, Africa e Asia e impegnata per lo sviluppo del Sud del mondo con oltre 400 programmi di sviluppo che portano benefici a circa 12 milioni di persone.
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