L'Associazione si occupa di cause di divorzio con il Tribunale e i Centri di Tutela Minori. Con l'affidamento condiviso, il padre si trova a vivere con il figlio delle ore pomeridiane e, raramente delle giornate intere o fine settimana. Moltissimi padri non hanno le possibilità economiche per poter vivere in una casa propria dove ospitare i figli e si incontrano dai nonni o vagano per la città. Questo stato di grande difficoltà ad adempiere al compito genitoriale, porta spesso a liti con la ex-moglie ed alla graduale rinuncia al compito paterno che si riduce all'erogazione finanziaria per il mantenimento. Il Progetto intende realizzare bilocali che accolgano nel pomeriggio la coppia papà-figlio organizzata con i confort necessari, giochi per tutte le età, a prezzi rapportati alle capacità finanziarie o gratuitamente. A richiesta, è presente la psicologa o la puericultrice che dia una mano al padre a volte alle prime armi nella cura di un bimbi da 0 a 3 anni. La sua efficacia consiste nella risoluzione immediata del problema-disagio. Con questa iniziativa si pensa di poter rendere adeguato il rapporto papà-figlio per una sana crescita affettiva del minore, dando la precedenza ai padri in difficoltà finanziaria. Si ritiene con un bilocale di poter ospitare a turno settimanalmente da 14 a 16 coppie papà-figlio. Certo non si riesce a coprire tutte le richieste, ma bisogna iniziare, sperimentare e andare avanti. La misurazione dei risultati parte dal numero di richieste pervenute, dalla continuità dell'utilizzo. Inoltre l'Associazione prevede incontri mensili fra la coppia e la psicologa per comprendere l'efficacia dell'accoglienza.
L’Associazione nel corso dei nove anni di vita ha partecipato a bandi e ottenuto finanziamenti dalla Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Comune di Monza, Comune di Desio, Comune di Ceriano Laghetto, Fondazione Vodafone, Fondazione Monza e Brianza, Fondazione Cariplo per progetti per lo più sulla famiglia, in tutte le sue problematiche e rivolti ai diversi componenti affinando competenze e metodologie con una equipe di professionisti stabile. Attraverso le attività che si attuano e i rapporti con le scuole, i Comuni, le ASL, le altre associazioni, i Centri aiuto vita, le Caritas, l’equipe di progettazione ha una discreta conoscenza sulle problematiche nel territorio relativamente ai propri ambiti di azione essendo quindi in grado di formare una rete con gli enti competenti. Queste "Case dei bambini condivisi" sono rivolte al benessere dei bambini oltre che dei papà, facilmente replicabili con una buona organizzazione e degli immobili dati in uso o affittati. Le finalità del progetto vengono condivise dagli avvocati, dai servizi sociali e dalle associazioni dei papà separati. Il papà in rapporto alle sue capacità finanziarie pagherà l'utilizzo o ne usufruirà gratuitamente. Il Progetto si realizzerà inizialmente a Monza ed a Desio, per estendersi in seguito ai diversi Comuni della Provincia di Monza e Brianza dove emerga la necessità. In queste zone sono state date delle risposte alla richiesta, ma non soddisfacenti: gli asili aperti al sabato per tutti i papà con i loro bambini o altre possibilità di incontro di gruppo. La coppia padre-figlio non vive così l'intimità della quotidianità casalinga.
Si può fare un preventivo con valenza annuale per unità abitativa: affitto del bilocale (qualora non sia dato in comodato d'uso) 7.200,00 €- utenze e riscaldamento 2.000,00 € - pulizia con cadenza settimanale 2.000,00 € - gestione euro 500,00 € - psicologa e puericultrice euro 3.000,00 €. Il primo anno bisogna aggiungere - i contratti delle utenze, la registrazione dell'affitto euro 400 - il mobilio per arredare il bilocale euro 5.000 - i giochi per bambini da 0 a 3 anni 3.000,00 €. Per riepilogare il costo annuale per il mantenimento di un bilocale è di 14.700,00 €. Per il primo anno occorre aggiungere 8.400,00 €. Il costo cambia in proporzione all’acquisto dell'immobile (circa 140.000,00) o al comodato d'uso.
Il progetto avrebbe un’ampia diffusione con il consenso non soltanto del cittadino ma anche dagli enti e dai professionisti che convivono con questa problematica irrisolta. Si creerà un accordo con le parti più interessate, alcune delle quali diventeranno partner: Tribunale, studi legali, servizi sociali, ASL, centri Caritas e Aiuto Vita, Associazioni papà separati.
L’Associazione nasce da un gruppo di esperti, per operare nel territorio a stretto contatto con quelle esigenze che non trovano una risposta. L’Associazione realizza progetti nel sociale con diverse iniziative e percorsi anche alternativi rivolti al rispetto e alla tutela sia dei diritti inviolabili sia dell’armonico sviluppo sociale, familiare e individuale della persona e del minore italiano e straniero. Un ulteriore scopo dell’Associazione è lo sviluppo e il sostegno di iniziative rivolte al servizio per la persona che si trovi in situazione di disagio psicologico, sociale o culturale. A tal fine si propone d’integrare i diversi livelli d’intervento nella rete territoriale di Associazioni del terzo settore, di Comuni ed Enti locali.